‘Piccolo inventario dei saluti’, leggere per sentire.

‘Piccolo inventario dei saluti’ è un libro che ho dovuto leggere in due riprese perché arrivata a metà ho smesso di respirare.

Questa non è una storiella, una di quelle cose che si legge così per occupare il tempo. Questo è un libro che ti tocca le viscere, un racconto umano, intenso e sincero.

La maternità non è tutta cuore e abbracci, la maternità è un salto nel buio che mette in evidenza paure inconsapevoli, che l’inconscio fa tutto quello che deve fare senza avvertire.

Un salto che può diventare schianto.

Un buio che può restare notte.

Carla Corsi ha scritto qualcosa di delicato e profondamente toccante.

Un flusso di coscienza, lettere scritte da Agata a Nina, da madre a figlia.

Una mamma con un passato ingombrante fatto di solitudine, di silenzi, di ricerca di un equilibrio che non arriva mai.

Una storia che ho sentito in profondità, che ho, scusate la superbia, capito.

La scrittura è sincera, esplosiva in alcuni punti, tanto coinvolge. Carla Corsi ha messo su carta sentimenti contrastanti, paure, dolori e ne ha fatto poesia.

A fine lettura mi è rimasto sul viso un sorriso, quello svanirà tra un po’ ma quello nel cuore no, quello resterà.

Grazie Carla.

E voi, cosa state aspettando a fare un salto nella testa di Agata?

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